Le risorse finanziare necessarie alla tua azienda? Troviamole insieme

Il tema della “finanza” in azienda è sempre un tema di moda, in questo momento storico assume però ulteriore importanza, questo a causa dell’aumento dei costi energetici, dell’aumento dei costi delle materie prime e dei servizi, elementi questi che si associandosi all’aumento dei tassi d’interesse creano condizioni di sicura preoccupazione.

Al fine di far fronte a questa situazione, si cerca di valutare soluzioni ed approntare rimedi che, solo apparentemente, sembrano poter mitigare le emergenze.

Tali rimedi passano, inevitabilmente, attraverso l’aumento dei prezzi li dove possibile, il taglio lineare dei costi maggiormente evidenti, azione questa che spesso tocca il personale e quindi taglia le competenze, cercando empiriche forme di finanziamento che si sostanziano, molto spesso, nel diluire o ritardare i pagamenti spettanti ai fornitori, ritardando la corresponsione degli importi destinati ad imposte e tasse.

Tutte le misure citate in precedenza non sono certo prive di contro indicazioni e spesso spostano in avanti il problema, sperando di superare in qualche modo il momento critico, creando problematiche spesso più importanti come la perdita di competitività sul mercato, causa il rialzo dei prezzi, perdita di efficienza avendo meno risorse umane e perdendo spesso quelle con maggiori competenze, un più alto indebitamento determinato da interessi e sanzioni, oltre alla messa a rischio dei rapporti fiduciari che inevitabilmente s’incrinano con i propri fornitori.

Tuttavia, nonostante lo scenario appena descritto, le risorse finanziarie per far fronte al momento e rendere la soluzione strutturale ci sono, sono perseguibili ed in grado di evitare tutte le conseguenze negative che una soluzione costruita sull’espediente può comportare.

Come fare? Scopriamolo insieme.  

Qualunque siano le dimensioni di un’azienda, conoscere e tenere sotto controllo le spese, è fondamentale per migliorare la redditività, la produttività e utilizzare le risorse in maniera corretta. E’ tuttavia necessario conoscere e capire quali siano i principali costi aziendali e il modo migliore per ridurli.

Costi aziendali, quali sono

Quando si parla di costi aziendali si fa riferimento alle spese sostenute da un’impresa per la creazione di un prodotto o servizio che finirà sul mercato per essere venduto. Si tratta di un concetto ampio all’interno del quale confluiscono tutta una serie di voci: a partire dalle materie prime passando per le spese del personale fino ad arrivare al trasporto. Tutte queste voci cambiano a seconda del tipo di attività: un’azienda commerciale farà fronte a spese diverse rispetto a quelle di un’impresa manifatturiera.

Al di là del tipo di azienda presa in considerazione, un’attività assolutamente necessaria sta nell’eseguire un controllo costante dei costi aziendali.

Approcciare questa attività con metodo scientifico è essenziale per sviluppare in modo corretto il piano industriale, quindi lo sviluppo dell’azienda ma anche per individuare eventuali sprechi per ridurli nel più breve tempo possibile.

Decidere di procedere a una riduzione dei costi è talvolta una scelta obbligata se non si vuole finire in crisi di liquidità. Ma da dove partire? Quali sono i costi da tagliare?

Prima di intraprendere questa analisi e correre il rischio di prendere decisioni non coerenti con il risultato atteso, è necessario considerare bene la struttura dei costi dell’azienda, tenendo presente che nei costi totali rientrano:

Costi fissi, ovvero le spese che un’azienda sostiene, indipendentemente dalla quantità dei prodotti di beni o servizi o dall’attività svolta. I costi fissi sono quei costi che le aziende devono assumersi anche in presenza di produzione o vendite pari a zero per iniziare e far proseguire la sua attività. Esempi tipici includono il pagamento dell’affitto o del mutuo, licenze, il costo del lavoro, le tasse di proprietà.

Costi variabili, sono quella fetta di costi totali che varia in maniera proporzionale ai volumi di produzione: più aumentano i beni prodotti, più crescono i costi variabili. Se l’azienda interrompe la produzione, quindi, i costi variabili si azzerano. Da questo punto di vista, i costi variabili possono essere considerati come le spese che un’impresa deve sostenere la sua produzione o l’erogazione dei suoi servizi. Sono, quindi, costi variabili le materie prime utilizzate per produrre i beni.

I costi si differenziano ulteriormente fra costi diretti e costi indiretti:

Costi diretti: sono i costi che incidono in maniera diretta sulla produzione e corrispondono alle spese da intraprendere per produrre i beni o creare i servizi offerti dall’azienda (materie prime, costi dipendenti ecc.)

Costi indiretti: non hanno una correlazione diretta con la produzione, ma si riferiscono invece ad attività trasversali e di supporto a essa (affitto, spese elettricità…). In altri termini, i costi indiretti non riguardano specificatamente un determinato prodotto, ma sono “spalmati” sull’intera attività.

Tuttavia quando si parla di costi non si può considerare il cosiddetto “Costo marginale”, ovvero la variazione del costo di produzione totale che deriva dalla fabbricazione o dalla produzione di un’unità aggiuntiva. Il costo marginale rappresenta un concetto importante nella teoria economica perché, insieme al ricavo marginale, rappresenta uno dei fondamenti per la massimizzazione del profitto.

Giunti a questo punto viene spontaneo chiedersi come “tagliare i costi, quali costi tagliare e come farlo.

Abbiamo dato inizio a questo articolo descrivendo le cause che spesso portano ad una condizione scarsa liquidità,  Una situazione in cui nessun imprenditore vorrebbe trovarsi ma che talvolta è il frutto di situazioni esterne non controllabili, come per esempio una crisi economica. Quando ci si trova in questa situazione, ci sono due alternative: o aumentare il fatturato, o ridurre le spese.

Si parla di riduzione dei costi quando un’azienda si pone l’obiettivo, quasi sempre, di migliorare il flusso di cassa e migliorare la redditività ma non solo. Molti sono i motivi per compiere un’analisi attenta dei costi con il relativo taglio delle diseconomie.

Tuttavia, l di là delle ragioni che spingono a rivedere le spese, se stai pianificando una strategia di riduzione dei costi per ottenere maggiori risparmi e sostenibilità, Task Force Management può offrirti un contributo importante per rendere più efficace il piano di ristrutturazione.

Noi possiamo affiancarti per:

  1. Individuare gli obiettivi strategici a lungo termine della tua organizzazione;
  2. Pianificare un’implementazione graduale;
  3. Misura e registra i risparmi dell’azienda;
  4. Implementare e monitorare il tuo piano a medio e lungo termine;

Quindi, monitorare i costi, così come evidenziato, costituisce la pietra angolare di un’attività sana, per non rischiare, brutte sorprese ed inciampi. Per questo motivo è importante affidarsi a chi approccia scientificamente questa attività, analizzando periodicamente le spese e verificando il gap tra dati reali e budget iniziale.

Una buona analisi dei costi aziendali e un costante monitoraggio delle operazioni di gestione di un’impresa non solo permettono di tenere sotto controllo costante lo stato di salute di un’azienda, ma anche di allocare in modo consapevole e sapiente le risorse a disposizione.

Prova a confrontarti con noi per valutare insieme un’ipotesi di approccio a questa delicata ed importante attività, prova a parlare con noi, anche perché questa attività potrebbe non costarti nulla ma portarti grandi vantaggi e un sano e costante sviluppo della tua azienda.

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